martedì, aprile 07, 2009

Terremoto in Abruzzo


Questa è una parte di un'articolo di Valentini, Repubblica del 7 aprile. Un disfattismo già visto, di una tristezza inaudita, che non vede niente di positivo nel Paese, e che deve comunque solo criticare, senza proposte concrete:
"...Fuori oggi da una sterile polemica politica, non si può fare a meno tuttavia di registrare l'enorme distanza - propriamente culturale - fra un approccio di questo genere e il cosiddetto "piano-casa" recentemente varato dal governo di centrodestra, nel disperato tentativo di rilanciare l'attività edilizia. In un Malpaese che trema distruggendo - insieme a tante speranze e a tante vite - abitazioni, palazzi, ospedali, scuole e chiese, e dove ancora aspettano di essere ricostruiti gli edifici crollati nei precedenti terremoti come quello del Belice di quarant'anni fa, la priorità diventa invece la stanza in più, la mansarda o la veranda da aggiungere alla villa o alla villetta, in funzione di quel consumo del territorio che si configura come un saccheggio privato a danno del bene comune...."

Caro Valentini, tu vedi solo il Belice e non le Marche, o l'Umbria, od il Friuli. E qui non si tratta di destra o sinistra, ma di mentalità delle persone.

Io preferisco al tuo articolo vuoto e del cazzo la lettera che ho ricevuto dall'Ordine degli Ingegneri che cercava tecnici sismologi volontari.

Concretezza, darsi da fare, SAPERE!
Senza colori od appartenenze.

Mia cara testina, di gente come te, la sinistra non ha proprio bisogno.
Ma pare che ormai, ci siete rimasti solo voi.

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