domenica, agosto 06, 2006

Il maoismo digitale...

Dietro questo simpatico nuovo acronimo si cela una diatriba secondo me piuttosto interessante, e cioé la valutazione di strumenti, sopratutto nel mondo Internet, dove le informazioni sono raccolte liberamente dagli utenti, senza essere "redatte". Personalmente lo ritengo una grandissima innovazione, degna perlomeno di essere sperimentata. L'esempio più famoso di questa gestione del sapere è Wikipedia, enciclopedia online molto conosciuta dove chiunque può postare spiegazioni. Sebbene sia vero che le informazioni sono poco controllate, sebbene evidenti falsità vengono cancellate in poco tempo, ritengo Wikipedia un esempio di grande "libertà"; sono infatti imparagonabili i risultati di una ricerca su Wikipedia o Google rispetto a quelli ottenibili, anche solo qualche anno fa, in una biblioteca, su qualsivoglia argomento, perlomeno in tempi medio-brevi.
Si tratta, secondo me, ancora una volta dell'innalzamento della disponibilità di informazioni e della qualità media di fruizione, così come si è elevato il livello di qualità media della grafica o fotografia ottenibile a casa, o della facilità a comporre musica.
Rimane peraltro vero che i grandi artisti rimarranno pochi, così come i grandi fotografi, o gli ottimi giornalisti.
Sta a ciascuno di noi crescere culturalmente dedicandoci un po' di tempo e formandosi una propria capacità di giudizio.
Fra l'altro questo è il metodo utilizzato da me e da altri per disporre di informazioni negli anni in cui l'informazione in Italia era molto scadente, peraltro anche ora fa fatica a risollevarsi.
Il rischio maggiore del maoismo digitale lo avverto quando viene utilizzato per dare "giudizi" (per esempio il meccanismo del televoto con SMS o telefonate)...putroppo questo fa si che il giudizio sia massificato, e quindi dato in mano alla maggioranza, il che preclude un giudizio qualificato quando si parla perlomeno d'arte. E questo ha creato la TV e radio monnezza di oggi, schiava degli indicatori di ascolto.
Beh, il mio parere ora lo avete, aggiungo qualche link interessante a supporto:
1 - Jaron Lanier, compositore statunitense, che scrive su "Discover", e ha coniato l'espressione "realtà virtuale". Un suo interessante articolo sul sito Edge.org
2 - boingboing.net, un sito che raccoglie diverse informazioni, letteralmente "una directory di cose meravigliose" coordinato da Cory Doctorow, scrittore di fantascienza canadese

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